domenica 27 luglio 2025

"Archivio di Stato: un documento svela il tentativo americano di fermare le violenze dei coloniali francesi"

 Un documento sconvolgente sulle marocchinate: gli americani sapevano e tentarono di reagire. Emiliano Ciotti (ANVM): “Se fossero stati fermati prima, molte vite sarebbero state risparmiate”

4 gennaio 2022 – a cura di Marta Tersigni – Sezione Società

Un nuovo e clamoroso tassello si aggiunge alla tragica vicenda delle “marocchinate”, le violenze sessuali e le atrocità commesse dalle truppe coloniali francesi ai danni della popolazione civile italiana nel 1944. Un documento ufficiale, recentemente rinvenuto dal presidente dell’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate (ANVM), Emiliano Ciotti, presso l’Archivio di Stato, conferma che gli Alleati erano pienamente consapevoli degli abusi in atto e che alcuni comandi americani avevano perfino dato ordine di sparare contro i soldati coloniali responsabili di violenze.

Il documento in questione è un rapporto del controspionaggio della 5ª Armata americana, datato 22 giugno 1944, e firmato dal Maggiore dei Carabinieri Reali Cesare Faccio. Il contenuto è inequivocabile: racconta gli episodi di violenza, l’indifferenza dei comandi francesi e la drastica reazione americana a difesadella popolazione civile italiana.




L’episodio di Vetralla: la scintilla

Nel rapporto si fa riferimento a un episodio specifico accaduto a Vetralla (Viterbo), tre giorni dopo l’occupazione alleata del paese. Una donna, vittima di un tentativo di stupro da parte di soldati marocchini, si rivolse a un sergente della Polizia Militare americana per chiedere protezione. Il sottufficiale si presentò al comando francese per protestare, ma si sentì rispondere dagli ufficiali d’oltralpe che “ognuno faceva la guerra a modo suo” e che non doveva intromettersi in questioni “esclusivamente francesi”.

A seguito della denuncia, il comando americano emanò un ordine interno a tutti i suoi soldati:

“In caso di violenze da parte dei marocchini, si deve far uso delle armi.”

Sei marocchini uccisi dagli americani

Ma il documento va oltre. Il controspionaggio italiano, grazie a un contatto con un ufficiale del CIC – Counter Intelligence Corps, apprese che sei soldati marocchini furono uccisi da militari americani dopo essere stati sorpresi a compiere nuove violenze. L’episodio scatenò le proteste del comando francese, al quale gli americani risposero in modo netto e inequivocabile:

“Finché i francesi continueranno a comportarsi in questo modo verso i civili, i nostri soldati spareranno prima contro i marocchini, poi contro i tedeschi.”

Secondo la stessa fonte del CIC, se il governo italiano avesse formalmente richiesto all’ONU la sostituzione delle truppe coloniali francesi con reparti italiani, la proposta sarebbe stata accolta. Una possibilità concreta che, purtroppo, non fu mai colta.

Ciotti (ANVM): “La verità storica emerge, ma a caro prezzo”

Il presidente dell’ANVM, Emiliano Ciotti, ha commentato duramente la scoperta:

“Questo documento è sconvolgente. Dimostra che il controspionaggio italiano e gli americani sapevano tutto. Dimostra che, volendo, si poteva fermare quella scia di sangue, stupri e brutalità. Ma la volontà politica di farlo subito non ci fu, e le donne italiane continuarono a subire per mesi.”

Ciotti sottolinea tre aspetti gravi emersi dal documento:

  1. La consapevolezza degli Alleati sulle violenze commesse dai coloniali francesi.

  2. Le drastiche misure adottate dagli americani, arrivati a dare ordine di sparare sui propri alleati.

  3. Il fatto che l’orrore delle marocchinate poteva essere fermato prima, se le autorità italiane avessero esercitato pressione internazionale.

“Il nostro dovere oggi – conclude Ciotti – è far conoscere questi documenti, farli studiare, e impedire che si continui a nascondere o minimizzare una delle più grandi vergogne mai subite dal popolo italiano. Le vittime delle marocchinate meritano verità, giustizia e memoria.”



                                          👉 www.marocchiante.org 

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