Una nuova, clamorosa scoperta negli archivi pubblici italiani getta luce su una pagina dolorosa e ancora in parte rimossa della nostra storia: i crimini commessi dalle truppe alleate in Italia tra il 1943 e il 1947.
A fare la scoperta è stato Emiliano Ciotti, presidente dell’ANVM e ricercatore indipendente, che nel corso di una ricerca presso l’Archivio Centrale di Stato si è imbattuto in un corposo dossier riservato dal titolo inequivocabile:
«Statistica incidenti e crimini commessi da truppe alleate».
Una relazione composta da oltre 2.000 pagine, scritta tra il 1944 e il 1947, inviata ai più alti organi dello Stato italiano dell’epoca: Presidenza del Consiglio, Ministero della Guerra, Interni, Esteri e Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri.
📌 I numeri della vergogna: migliaia di vittime civili
Il dossier elenca con freddezza burocratica una lunga serie di abusi e crimini:
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1.250 civili uccisi in incidenti stradali tra settembre 1943 e dicembre 1944 (3.047 fino a giugno 1947)
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342 omicidi, spesso legati a episodi di violenza sessuale o brutalità gratuita
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6.489 furti e rapine da parte di militari alleati, con il dato ritenuto largamente sottostimato per via della mancata denuncia “per timore del peggio”
Il rapporto evidenzia un diffuso dispregio per le regole e per la popolazione civile, causato da comportamenti arbitrari, abusi di potere, e frequente ubriachezza dei militari stranieri.
🛑 “Atti spavaldi e malvagi”: donne molestate, case saccheggiate
Tra le pagine del dossier, si trovano decine di relazioni dettagliate scritte da carabinieri e commissari di polizia, che testimoniano gli orrori quotidiani vissuti dagli italiani:
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A Lucca, il 18 marzo 1944, un camion guidato da un caporale americano investì e uccise un motociclista italiano.
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A Mondragone, nel marzo 1944, cinque militari americani rapinarono un civile di 5.600 lire e una bicicletta.
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In Emilia-Romagna, truppe canadesi e greche saccheggiarono interi villaggi dopo il ritiro tedesco, lasciando le famiglie senza nulla se non i vestiti addosso.
In alcuni casi, i civili venivano uccisi nel tentativo di difendere mogli, figlie o sorelle da stupri imminenti. Le relazioni parlano chiaro:
“Molti omicidi sono stati commessi per la resistenza fatta da familiari nel tentativo di impedire violenze carnali.”
Dati parziali per la mancanza di migliaia di documenti.
🏛️ Uno Stato che cercava giustizia, ma che fu ignorato
Colpisce, tra le righe del dossier, la volontà delle istituzioni italiane dell’epoca di dare voce alle vittime, raccogliere prove, e tentare di ottenere giustizia.
Ma altrettanto evidente è l’arroganza e l’impunità garantita ai militari alleati, protetti dall’extraterritorialità e dal potere politico dei loro comandi.
Il documento, sottolinea Ciotti, non è un attacco alla liberazione, ma una necessaria operazione di verità storica:
“Nessuno nega la fine della dittatura nazifascista – spiega Ciotti – ma è un dovere ricordare che la liberazione fu accompagnata anche da un pesantissimo prezzo umano pagato dai civili, spesso dimenticato o censurato.”
📚 Quattro dossier dimenticati: una storia da riscrivere
Il dossier sui crimini degli Alleati è solo uno dei quattro raccolti da Ciotti durante le sue ricerche:
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I crimini commessi dalle truppe alleate in Italia (1943–1947)
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Gli stupri dei goumiers (truppe coloniali francesi) nel Basso Lazio
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I crimini commessi in Francia ai danni dei deportati italiani
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Le violenze subite dai soldati italiani nei campi di prigionia francesi in Nord Africa
Una mole impressionante di prove che, secondo Ciotti, dovrebbe essere conosciuta e discussa pubblicamente, anche in sede accademica e istituzionale:
“Mi accusano di revisionismo, ma sono i documenti a parlare, non le mie opinioni. Queste carte sono lì da decenni, e non sono state mai smentite.”
Il compito dell’ANVM: memoria, giustizia e verità
L’Associazione Nazionale Vittime delle Marocchinate continuerà a lavorare per far conoscere questi documenti e ottenere finalmente:
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Riconoscimento pubblico delle vittime italiane
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Indagini istituzionali sui crimini commessi
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Rispetto della memoria storica, al di là di ideologie o silenzi calati per ragioni politiche
Articolo pubblicato da il Corriere della Sera e consultabile qui:
https://www.corriere.it/foto-gallery/cronache/20_gennaio_30/dossier-segreto-reati-commessi-alleati-italia-b49c3da6-4350-11ea-bdc8-faf1f56f19b7.shtml
🔗 Visita il sito: www.marocchinate.org
📢 La memoria è un dovere. La verità, un diritto.
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