domenica 27 luglio 2025

"Non vogliamo che la memoria venga cancellata": intervista de Il Foglio a Emiliano Ciotti


Non vogliamo che la memoria venga cancellata": intervista de Il Foglio a Emiliano Ciotti




In questi giorni l’Associazione Nazionale Vittime delle “Marocchinate” è finita al centro delle cronache per un grave attacco informatico che ha cancellato anni di documentazione storica raccolta con passione e sacrificio. Fortunatamente, grazie ai backup, il materiale potrà essere recuperato.

Fondata nel 2007, l’ANVM si occupa di ricordare e far conoscere le violenze sessuali commesse dalle truppe coloniali francesi (i famigerati “goumier”) durante la Seconda guerra mondiale, soprattutto dopo lo sfondamento della Linea Gustav, nel maggio 1944.

Il presidente dell’associazione, Emiliano Ciotti, vigile del fuoco e ambientalista, ha spiegato nell’intervista che sono circa 20.000 i casi documentati solo in Ciociaria, ma si stima che in tutta Italia ci siano state oltre 60.000 violenze. Donne, uomini, anziani e persino bambini furono vittime di stupri, mutilazioni e omicidi.

Molti di questi crimini non vennero denunciati, per vergogna o paura. Le vittime spesso restavano emarginate dalla società. Alcune rimasero incinte e i figli furono affidati a istituti o comunità, ma pochi hanno cercato le loro origini.

Ciotti ha raccontato che anche il suo impegno nasce da una tragedia familiare: uno zio di 14 anni fu stuprato e ucciso.

Le truppe responsabili facevano parte del Corpo di spedizione francese, comandato dal generale Juin, e includevano soldati marocchini, tunisini, algerini, senegalesi, legionari stranieri e ufficiali europei. Alcuni ufficiali tollerarono o parteciparono alle violenze. Gli americani, testimoni delle atrocità, arrivarono a minacciare di sparare sui francesi per fermarli.

Il Papa stesso, Pio XII, ricevette tante denunce da parroci e religiosi. Alcuni preti, come don Terilli e don Jannoni, furono uccisi per aver difeso le vittime.

Per ottenere un risarcimento, le vittime dovevano presentare denuncia, certificato medico e dichiarazione del sindaco. I rimborsi furono molto bassi: prima 15.000 lire dalla Francia, poi massimo 150.000 lire dall’Italia.

L’associazione continua a chiedere una giornata nazionale della memoria per queste vittime, proponendo il 18 maggio, data della liberazione di Montecassino. Solo pochi esponenti politici hanno preso posizione, come Carlo Azeglio Ciampi e Giorgia Meloni.

Emiliano Ciotti ribadisce: “Non ci fermeremo. La memoria di quelle vittime va onorata, non cancellata”.

👉 Leggi l’articolo completo su Il Foglio:
https://www.ilfoglio.it/cultura/2025/07/27/news/emiliano-ciotti-non-cancelliamo-la-memoria-degli-stupri-di-guerra--7958011

  



                                  👉 www.marocchiante.org 

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